Questo percorso, che procede lungo un cammino ad anello sulla sommità di Tempa Cortaglia, incrocia, nel suo punto di partenza, la strada statale che collega Accettura ai comuni di Garaguso e San Mauro Forte.
Lungo il sentiero, tra i bacini del torrente Salandrella e del Misegna, affiorano estesi tratti di mura che sarebbero riconducibili ad un fortilizio lucano coevo al più conosciuto sito di Monte Croccia e, quindi, risalenti al VI-IV sec. a. C. Dalle radure che si aprono lungo il tracciato è possibile osservare da una parte il borgo di Accettura, la foresta di Gallipoli e, sullo sfondo, parte delle creste delle Dolomiti Lucane, mentre dall’altra parte si scorge l’abitato di San Mauro Forte e la collina materana.
DATI ITINERARIO
Punto di partenza: Lat. 40.4964 Lon. 16.1917 | Tempo di percorrenza: 1 ora circa | |
Lunghezza: 3,1 Km | Modalità di percorrenza: a piedi | |
Difficoltà: T (facile) | Pendenza: max: 35% / med: 15 % | |
Elevazione (s.l.m): min: 770 m. / med: 840 m. / max: 929 m. | Caratteristiche: P (Paesaggistico e naturalistico) |
RISORSE INFORMATIVE
Scheda pdf dell’itinerario e file GIS da aprire in Google Earth
Sentiero n. 718 - GIS
Sentiero n. 718
PROFILO ALTIMETRICO
Indicazioni sull’altimetria del sentiero
ITINERARIO
Il percorso inizia su di una strada bianca, circondata da seminativi, per proseguire, poi, su pista sterrata. Si continua in salita lungo un tracciato abbastanza spoglio che, dopo circa 500 metri, conduce in un’area boscata con prevalenza di querce. Qui il sentiero è stretto e punteggiato da abbondanti nuclei di massi erratici. In prossimità della sommità del monte, si cominciano a notare le tracce dell’insediamento facente parte di un complesso sistema fortificato, utile al controllo del territorio. Quasi tutte le strutture attualmente affioranti si rinvengono lungo il versante meridionale del monte, dove, nello strato più antico del sepolcreto, sono stati rinvenuti oggetti di pietra ritoccata o levigata, di tecnica molto progredita, e ceramica di rozzo impasto, che possono risalire all’eneolitico o all’età del bronzo.
Il sito, caratterizzato da tratti di mura costituiti da blocchi litici poco squadrati, si colloca in un’area, in parte coltivata, vocata al pascolo di una razza bovina tipica del territorio: la podolica.
Dopo un chilometro circa di salita, il sentiero inizia a scendere verso est per poi virare gradualmente in direzione sud-ovest fino a ricongiungersi, dopo circa due chilometri, alla pista precedentemente battuta, a poche centinaia di metri dal luogo della partenza.