Il percorso procede in un cammino ad anello, che ha quale punto di partenza e d’arrivo il centro direzionale del Parco, in località Palazzo. Il tracciato si svolge quasi completamente in ambiente forestale per cui è possibile osservare e godere a pieno delle caratteristiche di questo ecosistema caratterizzato da un equilibrio dinamico permanente, apparentemente perenne e immutabile, ma in realtà in continuo divenire.
Particolarmente interessante è la presenza, lungo il sentiero, di esemplari di abete bianco, pianta ormai rara e presente in sporadici nuclei relittuali, e di un ricco sottobosco. Il percorso è reso suggestivo, inoltre, dalla presenza di innumerevoli specie animali tra cui mammiferi come il lupo, il gatto selvatico, il tasso ed il ghiro.

DATI ITINERARIO

Punto di partenza: Lat. 40.5327 Lon. 16.1178   Tempo di percorrenza: 1 ora circa
Lunghezza: 3,6 Km   Modalità di percorrenza: a piedi, a cavallo
Difficoltà: T (Escursionistico)   Pendenza: max: 31% / med: 10 %
Elevazione (s.l.m): min: 819 m. / med: 904 m. / max: 985 m..   Caratteristiche: P (Paesaggistico e naturalistico)

RISORSE INFORMATIVE
Scheda pdf dell’itinerario e file GIS da aprire in Google Earth
Sentiero n. 714 - GIS
Sentiero n. 714

PROFILO ALTIMETRICO
Indicazioni sull’altimetria del sentiero

altimetria 714

ITINERARIO
Il percorso ha inizio in prossimità di acqua ferrosa del Palazzo, da dove, procedendo per poche decine di metri, in direzione Accettura, s’incontra sulla sinistra un’ampia pista sterrata che gira verso est. Si continua in salita e, dopo aver superato delle cisterne di raccolta di acque sorgive, s’incrocia un sentiero che conduce sul crinale del monte Malerba.
La vegetazione si fa più fitta ed è possibile osservare nel bosco, dominato dai cerri, mescolanze di aceri e carpini, mentre nel sottobosco prospera il pungitopo. Il ristagno d’acqua e la maggiore freschezza del clima, favoriscono, inoltre, lo sviluppo di grandi piante di agrifoglio.
Si giunge ad una vallecola, posta a circa 1000 metri di quota, dominata da un bel nucleo di abeti bianchi, dove ad esemplari di alto fusto si affiancano giovani plantule che permettono il rinnovamento della specie.
Si gira verso nord, lungo una stretta pista sterrata in cui, nei punti più assolati, prevale la vegetazione delle garighe ad asfodeli ed erica. Dopo circa 800 metri si raggiunge la strada provinciale per Oliveto Lucano; tenendo la sinistra, sempre circondati dalla foresta, si cammina in discesa per circa 1,5 chilometri e, dopo aver costeggiato l’oasi faunistica del daino, si ritorna al Centro direzionale in località Palazzo.