La festa del Maggio di Accettura è una festa folcloristica, conosciuta per il suo carattere popolare. Rappresenta un unicum a livello europeo per il sincretismo dei caratteri popolari e pittoreschi.
Accettura è stata fondata tra il IV e il X secolo, durante la dominazione Longobarda, o, più probabilmente, alla fine delle guerre sociali, ovvero nel 1° secolo a.C. dopo la vittoria di Silla su precedente insediamento lucano-enotrio. La festa del Maggio si pensa sia legata a queste origini.
La massiccia boscosità del paesaggio in cui vive la popolazione costituisce lo scenario naturale ed umano della festa, che si celebra durante la Pentecoste. Ha una duplice valenza: religiosa e pagana.
Per quanto riguarda l’aspetto religioso, la festa si svolge in onore di S. Giuliano, anche se la sua ricorrenza è il 27 Gennaio, perciò è soprattutto una festa della natura. La festa inizia la mattina, nel bosco di Gallipoli, dove massari e contadini sono concentrati nel taglio della Cima.
La Cima è la chioma di un albero di agrifoglio di aspetto gentile, che sarà innestato ad Accettura sulla sommità del Maggio. Viene portata a spalla da Gallipoli Cognato da uomini aiutati da particolari bastoni biforcuti detti crocce, ottenuti dai rami degli altri alberi.
La discesa della Cima attraverso il bosco è accompagnata da canti e balli popolari. La distanza fra il bosco di Gallipoli ed il paese è di circa 15 Km, durante il tragitto sono effettuate più soste presso fontane. La sosta dura un’ora e serve principalmente a far riposare i cimaiuoli, vale a dire coloro che trasportano la Cima.
La scelta del Maggio, lo sposo, l’altra parte della Cima, si compie nel bosco di Montepiano. E’ il cerro più alto e dritto fra gli alberi. Montepiano dista dal paese circa 5 Km. L’avvento del Maggio è annunciato da sonori rintocchi dei campanacci dei buoi, da pifferi e da zampogne.