Come programmare le vostre escursioni
I sentieri del Parco sono stati tracciati e realizzati per essere percorsi da tutti, esperti di escursionismo ed amanti delle passeggiate domenicali; solo in alcuni casi ne è sconsigliata la percorrenza a persone inesperte o non sufficientemente allenate. Studiando bene le indicazioni fornite dalla guida e dalla carta per ogni sentiero, potrete programmare escursioni di un’intera giornata, trekking di più giorni con pernottamento nei centri abitati o nelle strutture ricettive del Parco (vedi la sezione "Indirizzi utili"), oppure una semplice passeggiata di qualche ora.

Periodo consigliato per la visita
La primavera con le sue fioriture e l’autunno dai colori caldi sono le stagioni migliori per una visita al Parco; le temperature in questo periodo sono miti, il cielo è quasi sempre terso e permette di scorgere paesaggi lontani. In estate, invece, si potrà apprezzare e godere la frescura dei boschi nella parte alta del Parco, come il bosco di Montepiano. In questo periodo è buona norma programmare le escursioni sfruttando le ore più fresche della mattina ed utilizzando le ore più calde della giornata per sostare nella fresca ombra del bosco. In inverno si possono effettuare delle belle escursioni, soprattutto nella parte bassa del Parco costeggiata dal fiume Basento.

Segnaletica
Tutti i sentieri sono segnalati con numerazione a tre cifre e sono consultabili nella sezione ITINERARI DEL PARCO. Il tracciato di ogni sentiero è evidenziato con segnavia di colore rosso-bianco-rosso che riporta l’indicazione del numero del sentiero che si sta percorrendo; tra due segnali di questo tipo troverete una striscia orizzontale bianca e rossa che vi indicherà che siete sul sentiero giusto. Le deviazioni e gli incroci con altri sentieri sono indicati da cartelli direzionali. Seguite sempre le indicazioni e, per la vostra sicurezza, non lasciate mai il tracciato segnato.

Abbigliamento e attrezzatura
Per le escursioni in montagna è consigliabile vestirsi a "strati", cioè utilizzare indumenti da sovrapporre o da togliere a seconda della temperatura esterna: maglietta, camicia di flanella e maglione rappresentano, per questo, la soluzione ottimale. Ricordarsi di portare sempre nello zaino una mantellina impermeabile per ripararsi dalla pioggia che in ogni stagione può sorprendervi; un cappellino è utile per evitare insolazioni. I pantaloni lunghi sono consigliabili anche d’estate per evitare graffi alle gambe e punture d’insetto. Ai piedi, i classici scarponcini da trekking con suolo antiscivolo rendono la marcia più confortevole e proteggono le caviglie da distorsioni e urti contro pietre sporgenti. Nello zainetto non devono mai mancare una borraccia per l’acqua, naturalmente da tenere sempre piena e, per il vostro conforto, una buona colazione. La bussola e l’altimetro sono forse superflui per le piccole passeggiate, ma, se volete organizzare escursioni lunghe o fare trekking di più giorni, vi consiglio di portarli con voi.

Escursioni a cavallo
Gli appassionati di turismo equestre troveranno nel Parco il luogo ideale per organizzare piacevoli trekking; esiste in località Caserma cognato una struttura attrezzata per l’equiturismo e contattando direttamente le aziende agricole del posto, si potranno trovare senz’altro i "posti tappa" dove ricoverare i cavalli per la notte.

Percorrenze in mountain bike
Tutti gli itinerari presentati sono percorribili in mountain bike con diversi gradi di difficoltà: dai percorsi su strade asfaltate, a quelli su sterrato con forti pendenze, a quelli da percorrere per alcuni tratti a piedi. Nella pratica della mountain bike non ci si può improvvisare e sbaglia chi crede che con una bicicletta da montagna si possano superare pendenze proibitive con minimo sforzo: in bici si "pedala" ed occorre essere allenati per i lunghi percorsi e le forti pendenze, oltre ad avere un minimo di dimestichezza per l’uso dei rapporti del cambio. Pertanto ricordate:
1. evitate di improvvisarvi "mountain bikers" se non siete allenati a percorrere almeno 20 - 30 km con dislivelli di 300 - 400 in;
2. la guida su piste sterrate e brecciate richiede una certa perizia per evitare spiacevoli cadute;
3. gli sterrati con fondo argilloso diventano scivolosi ed impraticabili anche dopo brevi piogge;
4. bisogna essere in grado di riparare da soli la bici:
occorre quindi portare sempre dietro gli attrezzi necessari e, per le parti facilmente usurabili e soggette a rottura, i pezzi di ricambio.

Percorrenze in bicicletta
Le bici da cicloturismo sono molto più delicate delle mountain bikes e, pertanto, poco adatte a percorsi sterrati. Per questo motivo i percorsi per cicloturismo si svolgono interamente su strade asfaltate che, in alcuni casi, possono presentare forti pendenze o situazioni di dissesto come buche o frane.

Percorrenze in automobile
Agli automobilisti che visitano il Parco va raccomandato: - i percorsi consigliati sono strade provinciali e comunali con carreggiata stretta, sulle quali è importante guidare a velocità moderate e con grande attenzione;
- sulle stesse strade circolano anche ciclisti ai quali è corretto dare la precedenza;
- è assolutamente vietato percorrere le piste forestali, anche se hanno un fondo stradale adatto alle auto;
- non parcheggiare mai lauto sui prati.