Pelophylax kl. Esculentus (Linnaeus, 1758)
Sistematica
Classe: Classe Anfibi (Amphibia)
Ordine: Anuri (Anura)
Famiglia: Ranidi (Ranidae)
Descrizione morfologica: Le “Rane verdi” presenti nel territorio italiano sono oggetto di un costante dibattito tassonomico lungi dall’essere risolto; qui si considera quanto riportato da Canestrelli & Nascetti (2008)[1], per i quali in Italia peninsulare sarebbe presente Pelophylax lessonae con due sottospecie, P. l. lessonae e P. l. bergeri, elevate a rango specifico da altri autori. La situazione sarebbe resa più complessa dalla presenza di specie alloctone importate dall’uomo ma anche di ibridi ibridogenetici autoctoni; nel Parco dovrebbe essere presente il sistema formato da P. lessonae e P. kl. esculentus.
Distribuzione: La distribuzione di questo complesso gruppo tassonomico non è nota.
Popolazioni italiane: Le popolazioni non sono più abbondanti come una volta e sono apparentemente in declino, ma i dati sono tuttora incerti e non sufficienti per definire il trend di popolazione. Sono disponibili solamente dati spot. Trend in Italia: non nota
Habitat ed Ecologia: Presente in boschi decidui e misti, cespuglieti e steppe. Spesso rinvenuta in acque basse stagnanti senza pesci, spesso con fitta copertura erbacea. Si riproduce nelle zone umide ma può ibernare anche lontano dall' acqua.
Principali minacce: Minacciata dall'inquinamento dell'acqua, dalla bonifica delle zone umide all'introduzione di rane e gamberi alloctoni, utilizzo di pesticidi e mutate pratiche agricole (risaie).
Conservazione: Elencata in appendice V della direttiva Habitat (92/43/CEE).
Status nel Parco: Specie adattabile, è risultata essere ben distribuita all’interno del territorio del Parco, sia in ambienti aperti e soleggiati che in quelli più freschi e ombrosi. Si riproduce praticamente in tutte le tipologie di aree umide presenti ad altitudini comprese tra i 110 e 1100 metri. Riscontrata in 35 siti censiti.
[1] Canestrelli D. & Nascetti G., 2008. Phylogeography of the pool frog Rana (Pelophylax) lessonae in the Italian peninsula and Sicily: multiple refugia, glacial expansions and nuclear–mitochondrial discordance. Journal of Biogeography (J. Biogeogr.) (2008) 35: 1923–1936